mercoledì 28 febbraio 2018

Torna a sbocciare la primavera di OSA!

Sabato 3 marzo 2018 torna a sbocciare la primavera di OSA! Organico scena artistica, che si compone della 17° edizione del festival dell’arte al femminile La donna crea, con la direzione artistica di Santuzza Oberholzer e della 15° edizione della rassegna internazionale Voci audaci, diretto da Oskar Boldre. 

il quartetto estone RUUT - Ascona, Monte Verità 22 giugno
In ogni edizione OSA! ospita eventi di teatro, teatro-ragazzi, musica, danza e seminari di canto nei numerosi luoghi culturali del Locarnese toccati dalla manifestazione. Fra le “missioni” di OSA! infatti anche la scoperta di posti vicini ma poco noti: in questa edizione OSA! porta il suo pubblico anche ad Ascona alla Chiesa di San Michele e al Parco dei Poeti e ai Grotti di Ponte Brolla.

Dei 16 appuntamenti programmati ben 7 sono ad entrata libera, permettendo così, grazie alle collaborazioni di diversi partner, un’ampia partecipazione. 
Giulietta e Romeo di Teatro Blu apre la stagione - Tenero Oratorio 3 marzo

Amori e passioni è il fil rouge del Festival “La donna crea” con spettacoli, incontri e una mostra di fotografia di Dona De Carli. “Amori e passioni” il plurale è d’obbligo, perché le opere presentate parlano sì dei rapporti tra le persone, ma anche della forza del sentimento che spinge un artista a cercare, sviluppare e condividere la sua visione.

Spettacoli di teatro di narrazione, musica e teatro ragazzi ci mostrano, infatti, come la passione si può declinare nei modi più differenti. Dall’amore classico fra Giulietta e Romeo del Teatro Blu che apre la rassegna il 3 marzo, alle lotte per cambiare il proprio destino delle protagoniste di Fuochi del Teatro dell’Orsa; all’amore per la propria casa e i ricordi dell’infanzia ne Il tempo delle case del Teatro dei Fauni; o in occasione della festa della donna, la passione artistica nel tradizionale incontro in Biblioteca con Dona De Carli, che inaugura la sua mostra fotografica e Nadia Gabi, che propone un assaggio del suo ironico concerto dell’11 marzo.

Non manca il teatro per tutte le età in questo fitto inizio stagione, con i tradizionali appuntamenti nella Tenda Bianca di Nicole & Martin a Losone (8 e 9 marzo). 


Compagnia  di teatro ragazzi Nicole e Martin, in scena 8 e 9 marzo la Tenda Bianca Losone

Tornano poi gli appuntamenti all’insegna dell’amore per la natura di Antenati con le radici, con il Teatro dei Fauni, Teatro Zigoia e artisti ospiti, che in questa primavera ci portano alla scoperta della poesia al Parco dei Poeti di Ascona e dei misteri e mestieri legati alla terra, nei grotti di Ponte Brolla, in collaborazione con il Progetto Parco Nazionale del Locarnese. 

Antenati con le radici, Parco dei poeti Ascona 8 aprile - Grotti di Ponte Brolla 5 maggio

Per i più piccoli l’artista bellinzonese Lorenzo Manetti, propone uno spettacolo che fa sognare: con la sabbia crea forme e storie sempre stupefacenti.

Il Festival internazionale “Voci audaci” da aprile a mezza estate presenta numerosi concerti con artisti dalla Svizzera, Italia, Spagna, Estonia, Africa e USA, in cui la voce veicola i temi fondamentali del canto: amori, appartenenza, viaggio, spiritualità ispirati ai canti popolari. 

Rocco Nigro e Rachele Andrioli, i colori della terra - Ascona Monte Verità 12 aprile

Il 7 aprile si parte per un breve pellegrinaggio fisico ed interiore con la musica medioevale dei Modulata Carmina sul percorso del Cammino di Santiago; i canti partono dal portico del Municipio di Ascona per salire alla misteriosa Chiesa di San Michele.

Canti medioevali di Modulata Carmina, Ascona Chiesa di San Michele 7 aprile

La musica popolare è al centro di tre concerti che ci traghettano nelle più diverse tradizioni europee: con I colori della terra ci affacciamo alle sonorità calde del Salento, mentre il trio Yamadas ci conduce all’ascolto dei ritmi latini.

Dal caldo al freddo con il virtuoso gruppo estone RÜÜT nella suggestiva cornice della Ex piscina del Monte Verità, dove il coro Goccia di Voci diretto da Oskar Boldre, propone un nuovo progetto che coinvolge tre percussionisti e un beatboxer.

Per concludere un occhio alla formazione con la proposta di seminari intensivi con docenti internazionali, che si possono ascoltare anche nell’evento finale del Festival Mega Circlesongs - Canto in cerchio alla Fabbrica di Losone

OSA! Prenotazioni: telefono 076 280 96 90

e-mail: ticket@organicoscenaartistica.ch

Programma completo su: www.organicoscenaartistica.ch

di Cristina Radi

martedì 13 febbraio 2018

Una gita a… sciare in Ticino: Airolo, Campo Blenio e Carì

Da quando mi sono trasferita in Ticino, ho anche ripreso a sciare, cosa che non facevo dai tempi dell’Università. È proprio vero che sciare è come andare in bicicletta, non si dimentica ma certo non si migliora e perciò sono tornata a sciare piuttosto malamente come facevo anni fa, scarsa ma accettabile tanto da affrontare quasi tutte le piste.

Carì
Anche i bambini hanno imparato a sciare qui, ma avendo età diverse hanno anche livelli diversi, per cui la scelta del luogo per noi è sempre abbastanza difficoltoso: il grande 13 anni scia già meglio di me… e ci voleva poco, la bimba di 9 scia già benino, il piccolo di 4 ha iniziato anche lui un pochino ad affrontare le piste. In questi anni abbiamo provato diverse piste, amiamo in particolare la zona del Bellinzonese.

Negli anni scorsi siamo stati spesso ad Airolo sul Monte San Gottardo, che ha due piste diverse per difficoltà e ben distinte. Airolo Lüina è adattissima per imparare a sciare con uno skilift corto e due piccole piste molto semplici e anche un tappeto mobile per gli slittini e gli assoluti principianti. Completa il tutto un piccolo punto ristoro.

D’altra parte abbiamo invece Airolo Pesciüm per sciatori decisamente più esperti, per arrivare fino in vetta si usa l’àncora biposto, che trovo sempre abbastanza inquietante. Anche qui punto ristoro, ma nessuno spazio per far divertire i più piccoli.

Campo Blenio in Val di Blenio va benissimo per sciatori di livello elementare con piste abbastanza corte, ma un po’ più impegnative rispetto a Lüina. Ha una bella pista per gli slittini con tappeto mobile. È particolarmente adatto per famiglie con i bambini più piccoli.

Quest’anno abbiamo provato e poi provato ancora perché ci è proprio piaciuta, la stazione sciistica di Carì, nel Comune di Faido in Val Leventina, che ha soddisfatto tutte le nostre richieste, oltre ad essere particolarmente soleggiata e ad offrire viste mozzafiato sulla valle e le montagne circostanti. Tutte le piste sono servite da seggiovie, niente skilift né ancore e questo mi sembra già un punto a suo favore. Nella zona intermedia fra le due seggiovie c’è un bello spazio per i più piccoli con tappeto mobile, da lì parte una lunga pista blu che scende a valle e che mia figlia ha affrontato con tranquillità. Nella parte superiore un’altra seggiovia conduce ad una pista rossa a tratti piuttosto ripida, che è servita a rendere la gita un po’ più “sfidante” anche per il figlio più grande (ci sono anche alcune piste nere, che però noi non abbiamo fatto).

La seggiovia di Carì
Qui si trova anche un bel centro ristoro con self service e terrazza panoramica. E anche la scuola sci con possibilità di noleggiare l’attrezzatura e sconti se fai una lezione di sci. Insomma Carì è riuscita a venirci incontro in tutte le nostre pur complesse necessità.

di Cristina Radi

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domenica 4 febbraio 2018

La favola del toro pacifista Ferdinand che amava le margherite candidato agli Oscar!

Ferdinand di Carlos Saldanha è stato e lo è ancora uno dei film d’animazione più gettonati di fine 2017 in Europa. Ora figura anche nella lista dei film d’animazione per i prossimi Oscar, unitamente a Coco e Loving Vincent



Ferdinand, sereno, gioioso e spensierato ha tutte le qualità per piacere ed incantare  i piccoli, ma anche quelle di interessare i grandi. Un vero film per famiglie. Particolarmente curati e originali  il tratto grafico, l’animazione che nelle movenze rappresentano bene “l’anima spagnola” e l’antico rito del duello “uomo-toro”. 
Molte le gag e i personaggi azzeccati come la bambina Nina, che lo accoglie nella sua fattoria dove Ferdinand si trova come in paradiso; il feroce, presuntuoso  e dittatoriale matador El Primero, che sceglie Ferdinand per il suo ultimo combattimento e ancora i tanti amici: dalla capra Lupe ai porcospini Una, Dos, Quatro, al cane Paco che formano una catena di solidarietà per salvarlo dalla spada mortale di El Primero.


 Ferdinand è un film “aperto” che si presta a diverse chiavi di lettura tutte plausibili a seconda delle nazioni nelle quali viene presentato. I bambini sono presi dalle immagini, il colore, il magico, gli adolescenti dai diversi personaggi di contorno, ma soprattutto  dalla contraddizione della sua natura: è un toro ed allora secondo le credenze comuni è fatto per combattere e anche per uccidere e non per trastullarsi con i fiori. 
Per gli adulti il suo pacifismo e il rifiuto dell’autoritarismo. È proprio quest’ultima componente che generò l’ostracismo dei governi dittatoriali al  libretto di Murno Leaf,  The Story of Ferdinand illustrato dagli splendidi disegni di Robert Lawson.  Negli anni '30 la favola del toro pacifista divenne un libro molto letto negli Stati Uniti e nel 1938 un corto della Disney, che conobbe l’onore dell’Oscar mentre Hitler lo condannava come libro sovversivo e Mussolini lo metteva all’indice per il messaggio disfattista che veicolava. 

La copertina del libro di Murno Leaf, The Story of Ferdinand

Nella Spagna del dittatore Franco non ebbe miglior fortuna. Infatti poté essere pubblicato solo alla morte del Caudillo. Il regista brasiliano Carlos Saldan, già conosciuto per L’era glaciale, lo ha arricchito con nuovi personaggi, lo ha reso corale e  ha dato al toro e al racconto “sfumature psicologiche”, conservando però il tema di fondo, la forza e  la singolarità del film,  che è seguire la propria natura, essere se stessi sfidando critiche e preconcetti.

di Augusto Orsi


Chaplin's world